Economia e Lavoro
10 Febbraio 2016
Martedì doveva esserci un incontro in prefettura ma la Pulservice ha fatto dietrofront

Vertenza pulizia all’Aeronautica. L’azienda non si presenta al tavolo

di Redazione | 2 min

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(immagine d'archivio)

(immagine d’archivio)

Continua la vertenza delle lavoratrici dipendenti di Pulservice srl, occupate nell’appalto pubblico presso le basi dell’Aeronautica Militare di Ferrara e Poggiorenatico, che lo scorso 4 febbraio, hanno proclamato lo stato di agitazione.

Ieri, martedì, infatti si è tenuto un incontro presso la Prefettura di Ferrara, che aveva convocato le parti, come prevede la procedura di legge nei servizi essenziali, nel tentativo di ricomporre la situazione fra le parti.

Erano convocati la Filcams Cgil e la Uiltucs Uil, la ditta Pulservice e il committente dell’appalto rappresentato dall’Aeronautica militare. La ditta Pulservice però non si è presentata e quindi questo incontro si è chiuso con esito sfavorevole alla ricomposizione della vertenza.

“La Pulservice – affermano i sindacati – nella serata dll’8febbraio aveva inviato una comunicazione ‘irrituale’ in cui preavvisava della sua assenza ma senza chiedere una riconvocazione del tavolo prefittizio. A questo punto, le lavoratrici assieme alle loro organizzazioni sindacali possono valutare come proseguire nella vertenza per far valere i loro diritti”.

Ci sarà una assemblea mercoledì in cui si prenderanno decisioni in merito. “Ricordiamo – proseguono i sindacati – che il motivo della proclamazione dello stato di agitazione e dato dal mancato pagamento ad oggi di tre mensilità: quattordicesima e tredicesima e dicembre 2015. Nell’incontro di oggi (martedì, ndr) i rappresentati delle due organizzazioni sindacali hanno colto l’occasione per rappresentare tutto il grave disagio delle lavoratrici ai rappresentanti dell’Aeronautica militare. Queste lavoratrici che tutti i giorni vanno al lavoro, si impegnano, fanno il loro dovere, chiedono semplicemente di essere pagate. In questo appalto hanno tutte lavori part time di poche ore, mediamente 15 ore alla settimana e che guadagnano stipendi di circa 300 euro netti mensili e il basso reddito che percepiscono da questo lavoro è per loro vitale. Venendo questo a mancare non sono in grado di far fronte agli impegni economici famigliari, personali che premono al punto che non essendo pagate sono in seria e grave difficoltà nel soddisfare anche gli umani bisogni di come dare da mangiare ai figli e alle loro famiglie. Ricordiamo – concludono Cgil e Uil – che questa situazione di mancati e ritardati pagamenti inizia nella primavera del 2015 e da allora si trascina, al punto che il giorno 26 giugno 2015 era stato effettuata una giornata di sciopero, con presidio davanti alla sede dell’aeronautica Militare di Ferrara in viale Cavour”.

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